23 marzo 2022

POLIZZA INVALIDITÀ PERMANENTE DA MALATTIA, É BENE PENSARCI?

Con questa news continuo il ciclo delle news dove approfondirò il bene e/o il male delle assicurazioni personali.

Oggi parlerò della polizza di invalidità permanente da malattia.

Anche in questa news inizio raccontando quello che quotidianamente mi accade. La domanda classica che mi viene posta è:

Domanda: vorrei fare una polizza che se mi capita qualcosa la mia famiglia/la mia attività non abbia/abbiano problemi… per quanto mi devo assicurare?

La mia risposta è:

Risposta: prima di pensare per quanto ti devi assicurare forse è meglio se capisci per quali rischi ti devi assicurare.

A questo punto segue quasi sempre la replica che è: se dovessi “andare al creatore“, se mi dovesse venire una malattia che non mi permette più di lavorare… insomma tutte queste brutte cose.

A quel punto tramutare questi concetti in una soluzione assicurativa sarebbe abbastanza semplice, però, a mio parere, non sufficiente per far comprendere appieno al mio interlocutore del momento quale sia effettivamente la situazione da affrontare e valutare per fare delle corrette scelte assicurative.

Domanda: Quindi cosa fare?

Risposta: semplice decido di spiegare quanto segue:

Assicurazioni personali: una panoramica

A questo punto con l’aiuto di uno schema spiego meglio quali siano i rischi riguardanti una persona fisica e quindi le assicurazioni personali utili allo scopo.

Ed ecco lo schema:

Quali sono gli eventi di tutti i giorni che possono colpire l’integrità fisica di un soggetto:

  • la malattia;
  • l’infortunio.

Entrambi possono avere come conseguenza:

  • la morte;
  • l’invalidità permanente;
  • l’inabilità temporanea.

Le assicurazioni personali conseguenti sono:

  • Polizza Infortuni;
  • Polizza Invalidità Permanente da Malattia
  • Polizza Vita;
  • Polizza vita + invalidità permanente grave;
  • Polizza Long Term Care.

Polizza invalidità permanente da malattia

Come detto, oggi parlerò della polizza invalidità permanente da malattia perché è giusto pensarci.

Partirei dalla definizione di malattia che è: un’anormale condizione dell'organismo (animale o vegetale), causata da alterazioni organiche o funzionali che provocano:

  1. la morte di un individuo;
  2. l’invalidità permanente totale o parziale di un individuo;
  3. l’inabilità totale o parziale di un individuo.

Domanda: ma se volessimo utilizzare un linguaggio meno sofisticato di cosa stiamo parlando?

Risposta: parliamo di brutte vicende della vita perché parliamo:

  • di infarti;
  • di malattie tumorali;
  • di ictus;
  • di parkinson;
  • di halzeimer;
  • di sordità;
  • di cecità;
  • di SLA;
  • problematiche renali gravi;
  • di tutte quelle malattie/morbi strani fortemente invalidanti che all’improvviso ci cambiano la vita per sempre, soprattutto se non determinano il “nefasto evento“.

É su questo concetto che si deve riflettere per valutare l’importanza della malattia quando determina soprattutto un’invalidità permanente, in particolar modo quando parliamo di professionisti, lavoratori autonomi in genere, piuttosto che imprenditori in genere. In questa news non tratterò il caso morte da malattia perché di fatto l’ho già trattato nella news polizza caso morte.

In questa news non tratterò dell’inabilità temporanea da malattia perché è una garanzia assicurativa molto costosa con franchigie elevate e con una scarsa offerta sul mercato assicurativo.

Tratterò dell’invalidità conseguente a malattia, perchè anche solo le malattie che ho elencato quando sono gravi non solo non permettono più la produzione di reddito, ma comportano degli enormi costi per continuare a condurre una vita decorosa.

É per questo che si deve pensare a questa polizza quando si è giovani che la polizza costa poco ma soprattutto, visto che per sottoscrivere questa polizza è necessario compilare un questionario sanitario, mediamente non si hanno particolari patologie che imporrebbero l’inserimento di esclusioni e di delimitazioni nella polizza rendendola poco utile allo scopo.

A questo punto si pone il tema di quanto assicurarsi.

L’individuazione della somma corretta è un’operazione delicata e nel caso della polizza invalidità permanente da malattia non è per nulla semplice dare un corretto suggerimento perché:

1) una delle caratteristiche della polizza invalidità permanente da malattia che la rendono veramente unica è la tabella di invalidità.

Domanda: lo sai il perché?

Risposta: perché la polizza invalidità permanente da malattia inizia ad indennizzare, quando la polizza è ben fatta, dal 24% di invalidità riconoscendo, sempre quando la polizza è ben fatta, solo il 5% della somma assicurata.

Domanda: sai questo cosa significa?

Risposta: rispondo con un esempio:

1) polizza invalidità permanente da malattia che assicura € 1.000.000,00;

2) invalidità al 24%;

3) indennizzo riconosciuto al 5% quindi pagati € 50.000,00 e non € 240.000,00 come sarebbe logico immaginarsi.

Domanda: ma accade tutto ciò perché siamo di fronte ad una polizza truffa?

Risposta: diciamo che sorge spontaneo pensarlo, ma non è assolutamente così. La risposta è di altro tipo ed esattamente che le malattie veramente invalidanti in base alla medicina legale devono comportare percentuali di invalidità ben superiori.

Diciamo che le malattie iniziano ad essere un po’ invalidanti a partire dal 30 – 35% di invalidità.

Quindi una buona tabella delle percentuali di invalidità riconosciute in caso di malattia invalidante potrebbe essere la seguente:

  • 25% di invalidità = 3% di indennizzo da applicarsi sulla somma assicurata;
  • 26% di invalidità = 8% di indennizzo da applicarsi sulla somma assicurata;
  • e così a seguire sempre in crescita;
  • 30% di invalidità = 20% di indennizzo da applicarsi sulla somma assicurata;
  • dal 35% al 55% di invalidità = corrisponde alla medesima percentuale di indennizzo da applicarsi sulla somma assicurata;
  • 56% di invalidità = 59% di indennizzo da applicarsi sulla somma assicurata;
  • Fino ad arrivare dal 66% a salire = al 100% di indennizzo quindi viene pagata la somma assicurata.

Quindi decidere una corretta somma assicurata non è per niente semplice. Diciamo che più ci si assicura come somma assicurata e meglio è perché non si tratta di polizze particolarmente costose (come già facevo presente) soprattutto se si è giovani e se si è donne, ma soprattutto perché difficilmente le compagnie assicurano più di 1 milione di Euro. Stante la precedente tabella che prevede l’erogazione di indennizzi oltre a certe percentuali di invalidità, contraddicendomi con quanto detto poc’anzi forse, per coprire il buco della franchigia elevata si potrebbe pensare all’inabilità temporanea.

Polizza invalidità permanente da malattia: conosci le sue principali criticità per non avere soprese in caso di sinistro

Ricorda sempre che la polizza invalidità permanente da malattia:

  1. non assicura le malattie e gli stati patologici che siano espressione o conseguenza diretta di situazioni patologiche preesistenti alla data di decorrenza della polizza e note all'Assicurato, indipendentemente dalla loro dichiarazione sul questionario anamnestico;
  2. non assicura le conseguenze dell’alcoolismo, della tossicodipendenza, della sindrome da immunodeficienza acquisita (A.I.D.S.), della sieropositività da HIV e le sindromi ad esse correlate, dell’epilessia, della schizofrenia, delle forme maniacali, ansiose e depressive, degli stati paranoici, delle sindromi bipolari;
  3. non assicura le conseguenze delle patologie determinate da influenze elettro-magnetiche;
  4. prevede per la sua attivazione un termine da quando, secondo parere medico, ci sia motivo di ritenere che la malattia stessa, possa interessare la garanzia di polizza. L'inadempimento di tale obbligo può comportare la perdita totale o parziale del diritto all'indennizzo ai sensi dell’art. 1915 c.c.;
  5. prevede sempre una gestione molto attenta della documentazione medica e dei tempi di invio alla compagnia di assicurazione;
  6. prevede, a differenza, della polizza infortuni che sia l’assicurato ad andare a visitare il medico legale per attivare il processo di liquidazione del danno;
  7. raramente prevede un obbligo temporale per la compagnia di sottoporre a visita l’assicurato;
  8. deve prevedere la copertura di malattie insorte mentre la polizza era in essere senza porre limitazioni temporali alla sua manifestazione;
  9. deve prevedere la liquidazione del danno anche nei casi di morte dell’assicurato conseguente all’insorgere della malattia;
  10. è difficile che assicuri persone che abbiano più di 65 anni, quindi tieni sempre sotto controllo la tua età casomai tu avessi questa polizza.

A questo punto se dopo aver letto questa nostra news ti sei reso conto che anche una semplice polizza invalidità permanente da malattia ha tutta una serie di insidie che è meglio evitare prima che sia l’assicuratore a farti presente della loro esistenza al verificarsi di un sinistro, Contattaci!!!!!! 

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